Kate Moss lascia la Storm Models Agency
Kate Moss, super modella e stilista britannica, fu scoperta all’età di 14 anni da Sarah Doukas presso l’aereoporto JFK di New York, entra a far parte della Storm Models Agency e, dopo 28 anni di successo planetario, dice addio alla storica agenzia.
Pare che il suo profilo sia già stato eliminato dalla lista dell’agenzia la quale, però, dichiara che continueranno a collaborare per i progetti avviati insieme e attualmente in corso. La Moss ha deciso di auto rappresentarsi e sarà presente sulle copertine dei più importanti magazine internazionali, nei servizi di moda, nelle campagne pubblicitarie, nei video, nelle sfilate.
Ma prima di lasciarvi alla gallery, diamo un’occhiata al percorso della sua brillante carriera.
Katherine Ann Moss detta Kate (Croydon, 16 gennaio 1974) è comparsa sulla copertina di oltre 300 riviste. Riconosciuta come icona della, il suo stile le ha fatto ottenere numerosi riconoscimenti, fra cui quello del “Consiglio degli stilisti d’America” di essere inserita nella lista delle donne meglio vestite nel mondo.
Subito dopo essere stata scoperta, lo stilista Calvin Klein la sceglie per una trasgressiva campagna pubblicitaria al fianco di Mark Wahlberg (all’epoca conosciuto come Marky Mark), che rende la modella famosa a livello internazionale. Seguono a quella esperienza le passerelle dell’alta moda di New York, Parigi e Milano. Kate Moss compare sulla copertina di Harper’s Bazaar, Vogue, Allure, Elle. Peter Lindbergh, prestigioso fotografo, l’ha inserita nel suo libro 10 Women, che consiste in un volume in bianco e nero dedicato alle donne del momento.
Ma Kate Moss non rientra in alcun modo nei canoni di bellezza del periodo, rappresentati da modelle statuarie come Claudia Schiffer, Cindy Crawford ed Elle Macpherson. E’ infatti relativamente bassa, e decisamente magra e a Doukas risulta difficile farle ottenere un contratto. Tuttavia, nel marzo 1990, le viene offerto un servizio fotografico per la rivista inglese The Face, realizzato in una spiaggia a sud di Londra. Le foto ottengono notevole successo, rendendo la Moss un volto noto sulla scena della moda. Grazie al suo aspetto “alternativo”, la modella viene associata al movimento grunge, promosso da band come i Nirvana.
Nel 1995 appare semi nuda per la campagna pubblicitaria del profumo Obsession di Calvin Klein, suscitando enormi polemiche. Furono insinuate persino accuse di pedofilia, ed il dipartimento di giustizia, su ordine di Bill Clinton, allora presidente, decise di avviare un’inchiesta in merito che portò al ritiro della campagna dopo appena tre settimane.
Nel luglio 2007, con un guadagno stimato intorno ai nove milioni di dollari annui, la rivista Forbes ha nominato Kate Moss la seconda modella di maggior successo al mondo, posizione confermata anche nel 2008 e nel 2009.
Il 1º maggio 2007 una collezione disegnata dalla Moss esclusivamente per la catena di negozi Topshop, è stata distribuita in 225 negozi nel Regno Unito. Per il lancio, la Moss si mostra nella vetrina del negozio di Oxford come “manichino umano”, creando grande scalpore fra gli avventori. È stato riportato che Topshop abbia pagato circa tre milioni alla Moss per la sua collezione, che include capi di abbigliamento, borse, scarpe e cinture di fascia economica medio-bassa (dai 12 ai 150 dollari). Tuttavia gli abiti della collezione sono apparsi anche su eBay.
Lo scandalo che caratterizzo il suo 2005 è legato alla rivista britannica Daily Mirror, che la ritraeva insieme al compagno Pete Doherty a consumare cocaina. Nell’articolo veniva anche riportato che la modella avesse sniffato cinque strisce di cocaina in appena 40 minuti. Venne detto che le fotografie erano state vendute alla rivista da James Mullord, ex manager di Doherty per più di 150,000 dollari. Nei periodi immediatamente successivi allo scandalo la maggior parte dei contratti di Kate Moss vengono annullati, a partire da quello di Stella McCartney di 4 milioni l’anno. La stessa posizione viene presa da Chanel eBurberry. Kate Moss è costretta a chiedere pubblicamente scusa in conferenza stampa, ammettendo le proprie responsabilità. In sua difesa, invece, si schierano le colleghe Naomi Campbell e Helena Christensen, l’attrice Catherine Deneuve, l’ex-fidanzato Johnny Depp, e lo stilista Alexander McQueen e, mentre Christian Dior continua a farla apparire come propria testimonial, la rivista W le dedica la copertina di novembre 2005. Nello stesso mese naufraga la relazione con Doherty, e dopo essere stata indagata per uso di sostanze stupefacenti il 16 giugno 2006 Kate Moss viene scagionata da ogni accusa.
Nonostante gli alti e bassi Kate Moss è eterna, intramontabile, semplice ma efficace. Dopo quasi 30 anni di carriera impone ancora la sua presenza nel fashion system e, nonostante vani tentativi di imitazione, rimane unica nel suo genere e sempre più richiesta, al punto da non avere bisogno dell’appoggio dell’agenzia che l’ha resa celebre a livello globale.
Chiara Masetta