Short Fashion History: Jeans
[adssky] Karl Lagerfeld disse: “Jeans, camicia bianca e giacca Chanel non passeranno mai di moda!”. E aveva ragione, infatti questi pantaloni resistono a 163 anni di storia.
Era il 1853 quando Levi Strauss notò un paio di pantaloni indossati dai marinai genovesi (da cui deriva il termine storpiato “Jeans”) ed ispirandosi a questi ne creò un paio comodo, di cotone resistente marrone, per accontentare le esigenze dei cowboy e dei cercatori d’oro del suo tempo. Erano i primi LEVI’s.
Fin dall’inizio i jeans riscossero successo, per renderli più necessari e resistenti Levi introdusse il tessuto proveniente da Nimes ( da qui il termine denim), i passanti per la cintura, le tasche e i ravetti in rame come rinforzo di alcune parti. Nel 1856 fondò a San Francisco la Levi Strauss & Co. insieme ai fratelli Jonas e Luis e ai cognati David e William. Nel 1877 creò nel New England la prima fattoria autorizzata a produrre il tessuto per i suoi pantaloni, tenendone, così, sotto controllo il colore e la qualità.
Nasce il Levi’s 501, chiamato in questo modo per il numero della partita di spedizione e sulle tasche spunta il dettaglio a doppio arco creato con il filato color arancio: divenne la prima etichetta su prodotto tessile americano, si aggiunse dopo quella in cuoio stampato in voga ancora oggi. Presto i jeans divennero l’emblema di tutti coloro che conducevano una vita attiva, libera, ribelle e indipendente diventando pantaloni alla moda.
Nel ’35 furono brevettati i primi jeans da donna e nel ’37, per la prima volta, appaiono nella rivista VOGUE.
Ancora oggi i Jeans vengono indossati da uomini, donne, anziani e bambini. Sono parecchi i modelli e le tinte proposti dal fashion system ma sembra che questa immensa e proficua produzione non abbia alcuna intenzione di dar fine alla sua espansione.
Chiara Masetta