Multe, ricevute e scontrini: per quanto conservarli?
Sei un accumulatore seriale di documenti o butti via ricevute, multe, scontrini, fatture subito dopo aver pagato? In alcuni casi conservare è utile per evitare di pagare due volte o per scongiurare sanzioni, in altre invece è solo uno spreco di tempo e spazio…
Ecco dunque una guida sui documenti e le scadenze:
PER 6 MESI [ads]
ricevute di strutture turistiche: entro 6 mesi possono richiederci il pagamento di servizi che risultano non pagati.
DA 12 A 18 MESI
ricevute di spedizioni.
DA 1 A 5 ANNI
ricevute di rette e mense scolastiche, iscrizioni a corsi, palestre, assicurazioni (5 anni se sono state detratte dalla dichiarazione dei redditi).
DA 2 A 5 ANNI
scontrini: 2 anni per far valere la garanzia; 5 anni per farmaci detratti dalla dichiarazione dei redditi.
DA 3 A 5 ANNI
bollo auto: entro 3 anni la Regione può contestare la mancata effettuazione del pagamento; fatture, notule, parcelle di avvocati, commercialisti o altri professionisti (in entrambi i casi, 5 anni se sono state detratte dalla dichiarazione dei redditi)
PER 5 ANNI
spese condominiali; canoni di locazione; bollette; ricevute mutui; CUD e CU; multe; tasse sui rifiuti; ricevute di Imu, Tasi (i tempi si allungano se si è usufruito di detrazione fiscale per interventi di efficientamento energetico, ristrutturazioni edilizie o acquisti di grandi elettrodomestici).
PER 6 ANNI
modello UNICO e 730.
PER 10 ANNI
estratti conto.
PER SEMPRE
atti notarili; rogiti; atti di matrimonio/separazione/divorzio; attestati/diplomi.
da: Consumatori.it