
Ecco come cambierà Piazza Vittorio.
Il progetto per la riqualificazione di Piazza Vittorio finalmente si concretizza. Per valorizzare l’Esquilino è stato deciso di introdurre molte novità, prima tra tutte l’introduzione di 1200 nuove piante nel giardino della piazza, ma non finisce certo qui. Verrà inserito un presidio fisso delle Forze dell’Ordine, un moderno sistema di videosorveglianza, un impianto di illuminazione fissa e la riapertura dei bagni pubblici che verranno gestiti da Ama. La notizia si apprende dalla commissione capitolina Ambiente, presieduta da Daniele Diaco (M5S).
Lo scorso 20 Novembre sono andate a bando le risorse necessarie per il finanziamento di tale progetto, per un totale di quasi 3 milioni di euro (precisamente 2,85 milioni). Il piano è stato illustrato dal funzionario del servizio giardini, Fabio Maialetti:
“Abbiamo fatto una serie di sopralluoghi sia individuali sia congiunti con il Servizio giardini e il dipartimento Ambiente. Le criticità più evidenti sono che la grande frequentazione del giardino e la non delimitazione delle aree funzionali hanno fatto sì che il suolo si sia ridotto a una situazione di estremo degrado, pregiudicando l’attecchimento di qualsiasi impianto vegetativo”.
“Il giardino, nasce a fine ‘800, come piazza Cavour e piazza Cairoli, e oltre a una valenza di salubrità del nuovo quartiere che nasceva aveva anche una grande varietà botanica, una sorta di orto botanico aperto a tutti, un valore che però si è andato a perdere fino a lasciare solo un residuo numero di platani e palme, affetti però da patologie come illustrato punteruolo rosso. Non funziona nemmeno l’impianto di irrigazione”. Poi, ha proseguito il funzionario, “ci sono problemi di impostazione strutturale collegati alla fascia perimetrale del giardino: le alberature e gli arbusti di lungo periodo sono entrati in competizione con gli ippocastani esterni producendo malformazioni e ombreggiature che provocano episodi di degrado che sono stati evidenziati nel tempo, creando un problema di ordine pubblico. Abbiamo perciò deciso albero per albero l’eventuale abbattimento o spostamento all’interno del parco”.
Il progetto sarà quindi incentrato sulla “valorizzazione del patrimonio arboreo, con attenzione alle condizioni fitostatiche e alla sicurezza con interventi limitati e chirurgici di potatura per arieggiamento e alleggerimento con l’obiettivo di evitare patologie, oltre alla ricollocazione delle siepi”. Il tutto sarà arricchito con “l’aggiunta di 1.200 piante di 88 specie differenti per un giardino vario che sia gradevole all’utenza e seguito da un tipo di manutenzione naturale. È stata studiata anche la variabilità stagionale di forme e cromatismi, già con i lavori per il Giubileo abbiamo inserito specie colorate robuste e rustiche, quindi non delicate e che necessitano di poca acqua e di poco fertilizzante”. Infine, ha concluso Maialetto, “ci sarà un nuovo impianto di irrigazione utilizzando le acque che già passano nel sottosuolo, ampliando le aree servite con micro e sub-irrigazione che permetterà anche meno consumo”.
Parallelamente, anche il piano di gestione verrà modificato. Inizialmente per la manutenzione era stata calcolata una somma di 50’000 € annui per i primi due anni, il tutto a carico della ditta vincitrice del bando. Pare che il periodo verrà prolungato di un anno, dando la possibilità al Comune di Roma di riorganizzare il servizio Giardini.
“Noi ci prendiamo carico di dare indirizzo al Servizio giardini chiedendo alla Giunta la presentazione di una memoria per chiedere un piano di gestione efficiente e tempestivo” ha detto il presidente Diaco. “Abbiamo un margine di manovra del 5%, circa 100-150mila euro, che valuteremo come utilizzare in base alle esigenze. È chiaro che piazza Vittorio necessita di manutenzione ordinaria e straordinaria ma serve anche sicurezza per difenderla da degrado e incuria. Ben venga perciò l’impianto di videosorveglianza – anche se secondo l’architetto Cocco “è difficile ragionare sulle telecamere a piazza Vittorio” – così come, ha proseguito Diaco, “il servizio di guardiania. Inoltre vogliamo riaprire i bagni pubblici che sono di competenza e gestione di Ama, sarebbe grande regalo e segnale civiltà per piazza e per tutta la città, oltre a garantire l’illuminazione dell’area, per cui oggi abbiamo inviato una nota ad Acea”.